“La magia della donna che crea l’eterno Ciclo della Vita…
le quattro stagioni che vorticano incessantemente nascendo l’una sull’onda dell’altra.
La donna come Grembo universale e Albero del mondo.
Miti e leggende che si intrecciano per donare un quadro palpitante del Tempo/Natura
Madre e figlia… dualità incarnata da due compagnie che, con stili diversi, vi trasporteranno all’interno del mondo femminile e della Madre Terra.
IDEAZIONE, COREOGRAFIE E REGIA
Le danzatrici di Iside e Upendo
Testi narrativi di Jivan Parvani – Voce narrante Lavinia
La nascita della Grande Madre
All’inizio dei tempi un suono echeggiò sulle acque, da cui emerse la Prima Terra, la montagna primordiale sulla quale Lei, la Grande Dea, venne in essere… scuotendo il Suo divino grembo partorì per prima Demetra e poi tutte le creature viventi che animarono il Creato.
Giove, innamorato della sorella Demetra, ma da Essa rifiutato, la prese con la forza… Demetra ebbe una figlia da questa unione, Persefone. La maternità riportò la gioia nel Creato e tutta la Natura esultava della Loro unione
Estate
I mortali celebrano la Dea con Feste e danze. La più amata è quella del Raccolto in cui si celebra la generosità della Dea con offerte di cibo, vino e danze in cui l’amore, la civetteria e la sensualità onorano il Suo potere e la Sua fertilità.
Autunno
Demetra però non cresceva la figlia perché diventasse una donna… voleva tenerla stretta a sé per sempre, come una bambina, esponendola ad un grave pericolo che cambierà per sempre la Loro vita e quella dell’umanità.
Persefone sta giocando con le sue amiche… poi vede un narciso e un desiderio incredibile di prenderlo s’impadronisce di lei.
Quando Ade, il Supremo Signore degli Inferi, la rapisce e la trascina nell’oscurità della terra per farne la Sua sposa…
Demetra sentite le Sue grida, la cerca ovunque, ma non La trova in nessun luogo… affranta dal dolore si strappa le bianche vesti e inizia a gemere disperata.
Lo Zar o cerimonia del dolore
Inverno
La Terra sta morendo… il vento gelido soffia ovunque, come una ninna nanna, che accompagna al sonno e alla morte.
Primavera
Giove ordinò ad Ade di liberare Persefone ma Ade, prima di liberarLa, le offrì i semi del melograno. La divina Dea sapeva che se avesse mangiato il cibo degli Inferi si sarebbe eternamente legata al Suo Sposo, ma ormai era diventata una donna e lo amava… e così mangiò i semi, ma non disse nulla alla madre.
Le fate della Natura risvegliano i semi, che sbocciano e fioriscono, il cinguettio degli uccelli riempie l’aria. Tutta la Natura esulta, ma Persefone nega alla madre di aver mangiato durante la prigionia.
Persefone ormai apparteneva agli Inferi, ma Demetra avrebbe ritirato la Vita in ogni luogo, mettendo fine a tutto… così Giove saggiamente decretò che Persefone avrebbe vissuto tra i mondi: sei mesi con la madre e sei con lo Sposo.
Così il mito della Dea ha generato i cicli e le stagioni.