La Femminilità svelata – 2007
La magia di un numero mistico…
i veli che custodiscono i segreti della femminilità…
i colori dell’arcobaleno e dei Chakra…
in una danza leggendaria che palpita sinuosa con i ritmi della Vita.
Sette è il numero sacro della Madre Universale, il cui velo (la Natura) ne nasconde i segreti…
Sette è il simbolo dell’Universo e della spiritualità
Sette i Chakra presenti nel corpo umano a cui questa danza è ispirata
Ishtar e la “Danza di Shalomè”
A Ishtar, antica Dea babilonese dell’Amore, è attribuita la prima danza dei 7 veli detta anche “danza di benvenuto o di Shalomè”.
La leggenda narra che Tammuz, il Suo amato Sposo, venne rapito dalla sorella/gemella (le Due Sorelle) e portato nel fertile grembo della Madre Terra, dimora dei morti. Ishtar, decisa a riscattarlo, indossò sette veli dai colori dell’arcobaleno e discese nell’Oltretomba.
Passò attraverso 7 cancelli e, alla Soglia di ogni cancello, eseguì la Danza della Vita, lasciando come pegno uno dei suoi gioielli o dei suoi veli.
Così, cancello dopo cancello, arrivò NUDA di fronte all’ultimo.
La sorella, indignata dalla Sua nudità, la imprigionò negli Inferi. Durante la Sua prigionia la Terra non dette frutti (come nel mito di Demetra e Persefone) e l’amore scomparve… la Vita stava abbandonando l’Universo (Inverno) e la Sorella fu costretta a lasciarla andare poiché nulla sarebbe sopravvissuto.
Appena la Dea emerse in superficie, dopo aver recuperato i Suoi sette veli e sepolti nel cuore i segreti dell’oltretomba, i fiori sbocciarono sotto i Suoi morbidi piedi e la vita riprese il suo corso (Primavera).
Il Cantico dei Cantici
Nulla sappiamo sul modo in cui è stata eseguita questa danza, ma nel Cantico dei Cantici dell’Antico Testamento, poema lirico estremamente sensuale che descrive l’amore fra un uomo e una donna, si legge:
“Le curve dei tuoi fianchi sembrano tormentarsi, fremere…
Tu controlli il tuo ventre nei suoi movimenti di contrazione.
Il tuo ventre è un mucchio di grano
Circondato da gigli”
Salomé e la danza della Morte
Come il vento di tempesta, le religioni patriarcali spazzarono via le antiche tradizioni e allora “la danza della Vita” di Ishtar diviene “la danza della Morte di Salomè”.
La sessualità si confuse con il concetto del peccato e della colpa, le donne cominciarono a essere guardate con diffidenza, in quanto creature dissolute e distruttive, la cui “sessualità doveva essere controllata”.
Il cinema
Il cinema ha nutrito e consolidato questa immagine della donna come una creatura che invita al peccato… la cui sensualità è un alito di morte.
La danza dei Chakra
Ignara dell’associazione, già fatta nel cinema, della danza dei 7 veli, Jivan Parvani ha elaborato nel 2007 una sua versione di questa antica danza, basandola sui Chakra, da lei studiati e sperimentati nello Yoga.
Ogni velo, il suo colore e la sua posizione rappresenta uno dei 7 Chakra (centri energetici) e ne enfatizza l’essenza. Così le danzatrici, attraverso il velo, lo esplorano e dopo averne interiorizzato l’energia, lasciano quel velo per proseguire il viaggio verso un altro livello… un viaggio che svela le diverse sfaccettature del femminile.
La danza si evolverà dal mistico 7° Chakra al 1° Chakra… saggezza, intuizione, comunicazione, amore, volontà di realizzazione, sensualità e sessualità si fonderanno insieme svelando l’Universo femminile. Imparando ad usare i veli corrispondenti, avrà luogo un’iniziazione all’apertura dei canali energetici.
Da questa esperienza sacra si arriverà alla danza di Salomè, incarnazione dell’archetipo dell’Etera… la colta cortigiana che seduce mediante la “danza dei sette veli.
Ma anche dopo aver svelato tutte queste parti della sua natura, la donna che emerge non è nuda, ma ammantata della sua gioia di vivere, serena, sicura di sé, elegante e raffinata… e mai interamente svelata. Neith (o Iside in età tarda), la suprema divinità Creatrice dell’Antico Egitto, disse:
“Io sono tutto ciò che è stato, che è e che sarà, nessun mortale ha mai sollevato il mio velo”.