La Melaya è un grande stoffa rettangolare nera, di nylon o seta, che viene drappeggiata attorno al corpo e copre le donne dalla testa ai piedi, nascondendo il corpo ed i vestiti. Attualmente come tradizione sta scomparendo, ma era uno dei componenti del costume tradizionale, diffuso soprattutto tra il XIX e XX secolo.
Antica Grecia
E’ molto difficile trovare materiale per approfondire ma, storicamente, troviamo un abbigliamento simile nella Grecia ellenistica, come testimoniano alcune immagini e statuette rinvenute; pertanto è ipotizzabile che tale accessorio possa essersi diffuso proprio dalla Grecia.
Secondo Hossam Ramzy la danza con la Melaya non è un ballo tradizionale, bensì una danza nata alla fine del XIX secolo nel Cabaret. Nel cinema egiziano viene indossata sia sopra la semplice galabiya, così anche dalle danzatrici della Redha Troupe. La più famosa danzatrice per questo stile è Fifi Abdu, imitata da molte altre danzatrici.
La danzatrice del Cairo indossa una semplice Galabyia, mentre le alessandrine sfoggiano un costume caratteristico, corto e aderente, a colori vivaci e decorato con volant e paillettes.
Un corteo apriva le feste a cui erano invitate le Almée, avvolte in uno scialle nero (Melaya), truccate e con i loro gioielli, venivano portate con un carro alla festa. Durante il tragitto cantavano e suonavano, mostrandosi ai passanti e, già questo, era uno spettacolo commovente e gioioso. Arrivate a destinazione, incominciavano la loro esibizione avvolte nello scialle che, subito, toglievano per mostrare il vestito.
Eskandarani
Eskandarani è lo stile originario di Alessandria dove le donne sfoggiano un costume caratteristico, corto e aderente, a colori vivaci e decorato con volant e paillettes. Le coreografie rappresentano quasi sempre “una scena di corteggiamento” ambientata al porto, dove un gruppo di ragazzi, che fuma il narghilè e beve il tè o che sta sistemando le reti e il pesce, osserva le ragazze.
Le ragazze, ben consapevoli di essere ammirate, giocano con civetteria a coprire e scoprire parti del corpo e dell’abito con la Melaya, la quale inizialmente è avvolta attorno al corpo. Continuando a giocare, arrotolano la Melaya sulle braccia, poi la indossano di nuovo coprendo tutto il corpo ma scoprendo una spalla, recitando scherzosamente la parte delle vezzose che si fanno ammirare dai ragazzi.
Legato attorno alla testa portano un caratteristico fazzoletto altrettanto colorato e decorato con pon-pon o perline, il mandil… e le scarpe con il tacco alto.