Atena / Neith, la Grande Dea Creatrice

Atena (Minerva per i romani) sembra essere stata una Dea Madre Vergine dell’epoca pre-patriarcale, proveniente dalla Libia.

In Egitto era conosciuta con il nome di Neith, la Madre Vergine creatrice dell’Universo come testimoniano gli scritti di Erodoto 2.62; Platone nel Timeo 21e; Plutarco su Iside e Osiride 9/354C e molti altri autorevoli autori greci.

Neith / Atena era la Dea partenogenica per eccellenza, la Vergine Tessitrice della Materia Prima dell’Universo e dell’Uomo.

Neith, la Grande Madre Vergine tessitrice dell'Universo
Neith, la Grande Madre Vergine tessitrice dell’Universo

Grazie alle Sue amorevoli mani, le Due Forze Primigenie polarizzate vengono catturate,  intrecciate e annodate nel telaio per generare la Vita, proiettandosi sul piano fisico.  La Vita è quindi il risultato di due energie che, emanate verso l’infinito, sono l’Ordito del tessuto cosmico. Il suo disegno, la forma e lo spessore saranno decisi dalla Tessitrice, secondo lo scopo a cui sono destinati e che solo Lei conosce.

Grazie alla Tessitrice e all’Amore paziente che emana dalla Sua Opera, la Creazione continua in eterno il suo Divenire, dando forma alla Volontà di Atum in base ad uno schema di Giustizia e Ordine.

Secondo Plutarco Atena significa “vengo da me stessa”, un riferimento inequivocabile alla partenogenesi della Dea. Negli inni orfici, invece, è chiamata monogenes che può significare sia “unigenita” che “unica nel suo genere” o “nata da sola”.

Autogeneratasi sul lago Tritonide nell’Africa settentrionale, dove sembra fosse la Dea delle Amazzoni, una tribù di donne guerriere che abitavano sulle rive del lago (Diodoro Siculo 3.52-5), giocando un ruolo geopolitico significativo nell’Africa del Nord prima della guerra di Troia, avvenuta nel 1275 a.C.

Atena / Neith, Regina delle mitiche Amazzoni
Atena / Neith, Regina delle mitiche Amazzoni

Il compleanno della Dea Neith/Atena sembra venisse festeggiato con prove divinatorie o combattimenti sacri con pietre e bastoni. Le giovani che sopravvivevano erano le prescelte per divenire “sacerdotesse della nascita divina femminile”, seguendo l’esempio della Dea. Questa doveva essere la principale pratica misterica della loro religione. La verginità sembrava richiesta a livello spirituale per convogliare tutte le loro energie verso questo Intento, vissuto come uno stato di estasi divina.

Atena, la Figlia del Padre

Il culto di Neith sembra essere stato portato in Grecia dal primo leggendario re dell’Attica Cecrope nel 1800 a.C. circa dove venne chiamata Atena. Diodoro Siculo (1:28,4-5) afferma che gli Ateniesi si consideravano dei “coloni di Sais, in Egitto” e che Cecrope fosse egizio. Questa leggenda descrive, probabilmente, il momento in cui Neith fu teologicamente degradata da Madre Vergine a Figlia di Zeus.

Il trionfo del Patriarcato

la leggenda narra che sia stato sempre Cecrope a dare al Dio il nome di Zeus, attribuendogli il titolo di Altissimo. Così la Dea ottenne il dominio su Atene, titolo preteso anche da Poseidone, a patto che si sottomettesse al Padre.

Zeus, il Re degli Dei
Zeus, il Re degli Dei

Le strutture sociali vennero allora rovesciate. L’evento galeotto fu proprio la votazione indetta per decidere se la città dovesse avere come dio tutelare Poseidone o Atena. Le donne votarono in favore di Atena e vinsero, ma le ritorsioni degli uomini furono durissime e immediate. Con la scusa di placare il Dio irato, privarono le donne del diritto al voto, vietarono loro di trasmettere il proprio cognome ai figli e revocarono i loro diritti di cittadinanza (cancellate dalla vita pubblica).

L’istituzione del matrimonio e del regime patriarcale

Narra la leggenda che fu sempre Cecrope a celebrare un “matrimonio” monogamo che doveva garantire il controllo della sessualità delle donne e della progenie (cancellate dalla vita privata). I loro stessi corpi divennero allora una proprietà dell’uomo, considerato superiore e avente, per grazia divina, diritto di vita e di morte su ogni creatura vivente.

L’oscura epoca del Patriarcato ebbe così inizio, portando guerra, sofferenza e depravazione sulla Terra!

Atena divenne la Figlia del Padre e incarnazione delle leggi del patriarcato. Protettrice degli Eroi che Lei stessa forgiava, era onorata come la strategia in battaglia e per le arti domestiche in tempo di pace.

Atena, dea della pace e della guerra
Atena, dea della pace e della guerra

Il mito olimpico

Madre Terra aveva predetto a Zeus che Meti, la Dea della Saggezza e prima moglie di Zeus, avrebbe avuto da lui due figli: una femmina che avrebbe ereditato il Suo coraggio e la Sua Saggezza e un maschio, rubacuori, che lo avrebbe spodestato.

Zeus, come Suo padre Crono, per evitare l’avverarsi della profezia mangiò Meti (storicamente questo avviene quando gli Achei soppressero il culto dei Titani e il Verbo della Saggezza fu attribuito a Zeus). Dopo un po’ di tempo Egli cominciò ad avere un forte mal di testa che Ermes riconobbe come doglie del parto. Fu chiamato Efesto che, con un’ascia bipenne (simbolo della Grande Dea) gli aprì la testa dalla quale uscì Atena, già adulta, corazzata, splendente e imponente, con la visiera dell’elmo alzata che lasciava vedere la Sua bellezza, una lancia e uno scudo.

Nacita di Atena di Rene Antoine Houasse
Nacita di Atena di Rene Antoine Houasse

Il suo grido poderoso annunciò la nascita della Figlia del Padre, portatrice della patriarcale ideologia e della divina Saggezza.

Orgoglioso di una figlia che non riconosce il Femminile, Zeus le affida la folgore e lo scudo.

La divina figlia spezzò il suo legame con la madre. Le Sue sacerdotesse vennero unite in matrimonio a divinità maschili da officianti maschi. I loro sacri corpi furono, quindi, usati “per concepire quelli che si credeva fossero i lignaggi maschili agli ordini dell’Altissimo Zeus e, quindi. del Patriarcato.

L’antico sdegno della Dea per tali pratiche fu sostituito dallo sdegno per le deboli donne che subivano le violenze.

Archetipo della Donna in carriera

Come Dea della Saggezza, Atena agiva sempre con Equilibrio e Misura (Ottava inferiore di Maat), vivendo nel “giusto mezzo” e ogni sua azione era progettata e intenzionale. Non venne mai oltraggiata o ferita, né fisicamente né emotivamente.

Grande stratega sa affrontare tutte le situazioni con sangue freddo e razionalità. Amante della compagnia maschile, si sente a suo agio in qualsiasi situazione competitiva. Ama gli uomini forti e insensibili con i quali instaura un rapporto cameratesco, ma li sottopone a prove continue affinché si trasformino in Eroi.

Simile a Saturno nell’uso dell’autorità ha la missione di forgiare gli uomini, insegnandogli a dare sempre il meglio di se stessi.

L’archetipo può essere attivato e potenziato attraverso il lavoro e lo studio e tutto ciò che riguarda il successo e gli obiettivi ha bisogno della Sua energia.

Limite: estremamente corazzata sia verso l’interno che verso l’esterno, ha uno sviluppo unilaterale e manca di un sano dialogo con se stessa. Vivendo attraverso la testa, non incarna il corpo e non conosce né i sentimenti né le emozioni e il suo rapporto con le donne è inesistente. Riesce a congelare le Sue e le altrui emozioni/sentimenti, rendendo sterile il rapporto con gli altri (effetto Medusa a cui è collegata nel mito).

Guarigione: curarsi della propria interiorità, fermando il continuo lavorio di una mente iper-sviluppata. Potenziale il Suo antico volto come patrona dei Mestieri e delle attività manuali quali la tessitura, il cucito, la ceramica o altre attività che richiedono concentrazione e pazienza. In questo modo la mente troverà un po’ di pace, mentre le mani continueranno a lavorare.

Meglio se si fanno insieme con altre donne, per riscoprire il legame con la Madre, di cui è orfana.

Atena non è mai stata bambina e ha bisogno di trovare un dialogo con la sua bimba interiore e, come una bambina, guardare alla vita con gli occhi pieni di stupore.

Basta comportarsi sempre in maniera irreprensibile e da adulta! La donna Atena dovrebbe permettersi di giocare, di essere leggera e di ridere lasciando fluire i sentimenti nella sua vita.

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