Le Dee Greche, ipostasi dell’Unica Dea
Le grandi Dee onnipotenti dei tempi antichi, furono frammentate e depotenziate dal patriarcato. In ogni mito greco riecheggia lo scontro tra due realtà: le pacifiche società matristiche e le tribù nomadi e guerriere che le invasero e distrussero.
Quando Zeus ottenne il potere assoluto in Cielo e in Terra, iniziò simbolicamente e realmente, l’Era patriarcale della guerra e della sofferenza.
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Le antiche Dee cretesi e greche, figure immanenti e numinose, capaci di incarnare i mille volti del Femminile, furono violate, frammentate e costrette in ruoli secondari rispetto all’uomo.

Dee Vulnerabili
Onnipotenti dei tempi antichi, vennero frammentate e ad ognuna di loro fu “lasciato” un solo potere, che divenne la Sua Gloria e la Sua deviazione.
Così tutte divengono le ipostasi violate della Grande Dea, che attende la Sua redenzione (redenzione che ogni donna può fare per se stessa). La Sua Saggezza (Sophia), infatti, le ha permesso di trasformare la sofferenza subita in una Via Iniziatica, capace di trasmutare le corde dell’Anima.
Esse crearono i Misteri e le Iniziazioni che permettono alla Coscienza di Risvegliarsi nell’unione estatica con il Divino.
Così Demetra diventa la madre che vive unicamente per la figlia; Era la moglie tradita e umiliata dal potente Zeus e Persefone la figlia destinata a essere drogata, rapita e violentata dal Grande Dio degli Inferi.

La Dea “Una in se stessa”
Nell’antichità la Verginità aveva un significato completamente diverso da quello attuale. Quando si parla di Dee Vergini s’intende un archetipo femminile che mantiene la Sua autonomia dal maschile e non ha bisogno della sua approvazione. Vergine come “Una in se stessa”, pura, incontaminata e non manipolata dall’uomo.
Ecco perché Iside è Vergine e Sposa! Questa è la natura divina del Femminile Assoluto: vivere tutti i piaceri della vita e farsi avvolgere dai sentimenti, senza mai dipendere da essi! La donna che le incarna è sicura di se stessa, forte, pensa lucidamente, sa cosa vuole, è stimolata dalla competitività e si realizza nell’azione
Le tre Dee Olimpiche che, decidendo di separarsi dagli uomini per mantenere la propria autonomia, divennero Dee Vergini, lo fecero in risposta a una violazione che le portò ad atteggiamenti estremi e alla durezza di cuore.
Non si sposarono mai, né furono mai sedotte, violentate o umiliate dagli uomini. Estremamente controllate erano immuni dall’innamoramento e dai sentimenti e non si facevano pervadere né dalla passione né dal desiderio.
Essendo ostinatamente fedeli solo a se stesse e ai loro valori interiori, non erano trasformate dalle loro esperienze ed erano inaccessibili al cambiamento (tagliate fuori dal fluire della vita).
Così Artemide decise di ritirarsi nei boschi, separandosi dalla civiltà degli uomini e dai suoi valori, scegliendo di rimanere fedele alla Sua natura di Dea “selvaggia” e potente;
Atena, invece, s’identificò con i principi del patriarcato e, rinnegando il Suo legame con la Madre, li difese con ogni mezzo;
mentre la Saggia e introversa Estia si ritirò all’interno del Tempio, divenendo la Dea del Sacro Fuoco, anonima e solitaria protettrice del focolare (vestale).
Programma seminari
MERCOLEDì – ore 17.30 / 19.30
24 Febbraio – Artemide, la divina amazzone
3 Marzo – Demetra, la Madre del Grano
10 Marzo – Persefone, la Figlia
17 Marzo – Atena, la forgiatrice degli Eroi
24 Marzo – Era, la Sovranità e la moglie
30 Marzo – Estia, la Dea del Sacro fuoco
Contributo richiesto
€ 25 – 1 seminario
€ 110 – 6 seminari
Se il contributo fosse un problema, ti invito a contattarmi per trovare una soluzione insieme.
Per informazioni, prenotazioni e credenziali di accesso:
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Jivan Parvani 333.8457911